Abitazioni sempre più green: i sistemi di riscaldamento ecologici

Efficienza e sostenibilità sono i concetti base su cui al giorno d’oggi deve fondarsi il riscaldamento degli ambienti interni.

Tutte le diverse tipologie di edifici, dalle case alle fabbriche, dai centri commerciali agli edifici pubblici necessitano di un sistema di riscaldamento che funzioni ottimizzando i consumi al fine di evitare il più possibile gli sprechi di calore e diminuire i costi di gestione.

Impianti di riscaldamento green: quale scegliere?

Impianto con caldaia a condensazione

Gli impianti di riscaldamento di questo tipo funzionano grazie a una caldaia in grado di recuperare il calore dei fumi di combustione – a differenza di una caldaia tradizionale, che li espelle all’esterno – per riutilizzarlo nella produzione di calore. Ottimizzando il processo di produzione, questo impianto ha consumi minori di gas rispetto a quelli di uno tradizionale.

In più, le caldaie a condensazione possono essere installate in qualsiasi ambiente, poiché totalmente a tenuta stagna; necessitano solo di un tubo di scarico per l’acqua di condensa.

Gli svantaggi della caldaia a condensazione sono legati all’elevato costo d’acquisto, al costo d’installazione e soprattutto agli elevati costi di manutenzione periodica.

Impianto a pompa di calore

Le pompe di calore sono generatori che operano tra una sorgente fredda e una calda. Essendo un processo opposto a quello spontaneo in cui il calore si trasferisce da un corpo più caldo a uno più freddo, si richiede un consumo di energia elettrica oppure di gas, ma in quantità tre o quattro volte inferiore rispetto agli impianti tradizionali. Questi consumi sono diversi rispetto al tipo di fornitore scelto.

Anche in questo caso gli svantaggi sono legati ai costi d’installazione e di manutenzione periodica, oltre al fatto che le pompe di calore hanno dei limiti operativi, ovvero che per dare il massimo delle prestazioni e rendimento devono lavorare entro determinati range di temperatura. Inoltre, un altro svantaggio importante è l’aspetto estetico, la pompa di calore non è esteticamente appagante e produce rumori non gradevoli quando è in funzione.

Impianto a pannelli ad infrarossi ad onda lunga

Qual è il sistema di riscaldamento più diffuso in Italia?

La crescita di popolarità di questo settore ha permesso lo sviluppo di una tecnologia migliore che non è solo economica, pulita, conveniente e di facile installazione, ma sta anche diventando sempre più esteticamente vantaggiosa.

I pannelli ad infrarossi a onda lunga infatti, si possono trovare sotto forma di diverse varietà e design.

I benefici dei pannelli infrarossi
  • Benessere: i pannelli ad infrarossi ad onda lunga migliorano il benessere abitativo rispetto ad altri sistemi di riscaldamento tradizionali in quanto sono assolutamente silenziosi, non producono nessuna emissione elettromagnetica, mantengono l’umidità relativa costante quindi sono usati a livello terapeutico per prevenire e curare dolori reumatici e da raffreddamento, non creano flussi d’aria e quindi non alzando le polveri sono adatti e consigliati per persone allergiche e per chi utilizza lenti a contatto, e gli infrarossi ad onda lunga attivano la bonificazione muscolare prima dello sport prevenendo strappi muscolari. Inoltre, siccome i pannelli ad infrarossi ad onda lunga riscaldano le pareti, i soffitti, i pavimenti e gli oggetti, i quali trasmettono a loro volta calore anziché riscaldare l’aria, la temperatura è costante in tutto l’ambiente senza creare la sensazione di testa calda e piedi freddi (nel caso del riscaldamento tradizionale) o piedi caldi e testa fredda (nel caso del riscaldamento a pavimento).
  • Consumi inferiori e manutenzione nulla: con i sistemi ad infrarossi più avanzati è possibile risparmiare un 30-40% sulle bollette rispetto ai migliori sistemi a pompa di calore (COP=5)
  • Minori dispersioni: i sistemi ad infrarossi ad onda lunga avanzati, scaldando le pareti, i soffitti e i pavimenti fanno sì che tutte queste masse diventino a loro volta irradianti e quindi trasmettano calore. Se si apre una finestra o una porta, il calore dell’aria tende ad uscire ma ci vorrà molto più tempo a raffreddare un ambiente riscaldato con gli infrarossi in quanto le masse tarderanno di più a raffreddarsi.
  • Adattabilità alle necessità specifiche di calore: con un sistema di riscaldamento ad infrarossi ad onda lunga si produrrà solo il calore necessario per mantenere la temperatura desiderata. I pannelli ad infrarossi più avanzati sono infatti dotati di sistemi di regolazione che rilevano la temperatura di ogni ambiente in modo separato e quindi si adattano alla produzione di calore (e quindi di consumo) a seconda della temperatura effettiva. Per esempio se una stanza è soggetta a continue dispersioni (come può essere l’entrata di casa), il pannello produrrà più infrarossi, e quindi più calore, se in una stanza entra il sole tutto il giorno e quindi in parte si scalda autonomamente, la produzione di calore sarà al minimo. Quindi un pannello da 550 Wh, può consumare a regime 80 Wh – 250 Wh in base all’isolamento dell’abitazione e dalla richiesta di calore.
  • Estetica: sono disponibili in forme e tipologie diverse, risultando particolarmente vantaggiosi da un punto di vista estetico rispetto ai sistemi tradizionali.
  • Sicurezza: i pannelli ad infrarossi ad onda lunga più avanzati possono arrivare ad avere un isolamente elettrico fino a IP 69K quindi sono completamente stagni e possono essere installati in tutta sicurezza anche in ambienti umidi come i bagni o anche direttamente dentro la doccia.
  • Sostenibilità ambientale: sistemi elettrici, a differenza dei sistemi a combustione, NON producono emissioni in atmosfera nel luogo dove sono installati (gas di combustione, NOx, CO2 , polveri sottili PM10 e PM2,5).
    Con i sistemi di riscaldamento ad infrarossi più avanzati con 18°C si ottiene lo stesso comfort che si otterrebbe a 20°C con altri sistemi di riscaldamento, ma con minor dispersione di calore verso l’esterno.
    Adoperando meno energia, la produzione complessiva di CO2 equivalente è ridotta rispetto ai sistemi tradizionali ed alla alimentazione con caldaie a gas a bassa temperatura.
    Considerando poi tutto il ciclo di vita di un prodotto: produzione, utilizzo, dismissione per fine vita, i sistemi ad infrarossi producono meno CO2 equivalente, essendo sistemi più semplici da produrre e riciclabili al 100%.
  • Facilità e rapidità di installazione: i pannelli ad infrarossi si appendono come un quadro (sulla parete più fredda a 10cm dal pavimento), non richiedono manodopera specializzata, non richiedono tubi, condotte o lavori di muratura. Occupano poco spazio. Pesano poso e, pertanto, sono facili da trasportare in caso di trasloco o ristrutturazione.
  • Agevolazioni fiscali: i pannelli di riscaldamento ad infrarossi più avanzati hanno la possibilità di introdurre sistemi di controllo a domotica, quindi rientrano nella detrazione fiscale del 65% e per ristrutturazioni rientrano nella detrazione del 50% per risparmio energetico.

Riscaldamento gratuito? Pannelli ad infrarossi a onda lunga e pannelli fotovoltaici

Se abbiamo installato pannelli fotovoltaici, un sistema di accumulo dell’energia prodotta dal sole e i pannelli di riscaldamento ad infrarossi a onda lunga (magari con una gestione domotica), facciamo parte della minoranza che ha una casa green e il riscaldamento gratis.

Una cosa però che viene spesso trascurata è la pulizia dei pannelli solari: presenza di sabbia, calcare dalla pioggia, polvere e foglie riducono la capacità del nostro sistema anche di parecchi kilowatt all’anno. Pulire regolarmente i pannelli solari, togliere foglie, controllare sempre che non si producano zone d’ombra dovute ad esempio alla crescita di piante intorno all’abitazione, può far risparmiare diverse decine di euro ogni anno. E controllare l’efficienza dei pannelli fotovoltaici (nell’arco di tempo c’è sempre un degrado della capacità di “carpire” energia dal sole), può essere utile, ad esempio, per decidere di cambiare alcuni elementi che presentano una minore efficienza.

IMP: Se per l’impianto (attivo o meno) che si intende volturare esiste un contratto di fornitura di energia elettrica, occorre rivolgersi sia al proprio Venditore. Se invece il contatore è spento, bisogna effettuare un subentro.

Pareti green

Per evitare dispersioni di calore e per mantenere temperature ideali in ogni periodo dell’anno, oltre al tetto, sarà necessario isolare anche le pareti. Tra gli interventi di bio-edilizia più diffusi e conosciuti c’è il “cappotto” esterno, realizzato con materiali sostenibili e ottimo per evitare dispersioni di calore e impedire la formazione di condensa. Altrimenti è possibile optare per le pareti ventilate, che consistono nella realizzazione di un’intercapedine tra le pareti per far circolare l’aria, oppure per la progettazione di giardini verticali che sono un ottimo sistema di isolamento termico e acustico e rappresentano la soluzione green per eccellenza.

Qualsiasi sistema di riscaldamento lavora meglio e consuma meno con delle buone pareti isolate, anche se i sistemi di riscaldamento ad infrarossi risultano essere migliori anche in questo caso perché mantengono le pareti asciutte e prive di muffe nel corso degli anni (ricordiamo che con solo il 4% di umidità nelle pareti si perde il 50% dell’isolamento).

Tecnologia green

Grazie alla tecnologia è possibile gestire l’energia elettrica in modo più efficiente e mirato, con la possibilità di migliorare le prestazioni energetiche, evitare completamente gli sprechi e ridurre i consumi solo al necessario. La domotica oggi, consente di centralizzare il controllo dei sistemi di illuminazione, del riscaldamento e della climatizzazione, dell’irrigazione, degli allarmi e degli impianti di sicurezza, segnalando anche eventuali avarie e necessità di manutenzione. La tecnologia ci permette quindi di dare un’impronta più ecologica e sostenibile alla nostra casa, consentendo un maggior risparmio energetico e rappresentando attualmente il più importante contributo allo sviluppo dell’edilizia sostenibile.

Per avere una casa “green” è importante avere un sistema di riscaldamento con la possibilità della gestione in domotica e con sistemi avanzati di rilevazione della temperatura per adattare il consumo energetico alla reale necessità di produzione di calore.

I pannelli di riscaldamento ad infrarossi più avanzati del mercato permettono questo tipo di gestione oltre alla possibilità di definire diverse temperature per diversi orari della giornata e giorni della settimana, in modo da ridurre il consumo al minimo quando non si è presenti in casa.

3 Commenti
  • Che interessante, io ero convinta che il caminetto e la stufa a pellet fossero i sistemi più ecologici in assoluto.
    Ma è veramente possibile riscaldare un appartamento a costo zero con i pannelli fotovoltaici per produrre energia e i pannelli ad infrarossi per produrre calore? Qualcuno ha già provato?

    • Io ho questi pannelli in tutta la mia casa abituale e anche nella mia casa in montagna. è stata la miglior decisione che ho preso in vita mia. Ho i pannelli fotovoltaici che effettivamente aiutano tanto ma dipende da quanto sole c’è, nella casa abituale (Palermo) i giorni soleggiati sono più frequenti rispetto alla casa in montagna, quindi lì effettivamente ho il riscaldamento quasi gratis, nella casa in montagna a volte l’energia prodotta dal fotovoltaico è insufficiente, ma comunque questi pannelli consumano pochissimo.

  • Finalmente un sistema veramente green! non se ne può più di tutti questi sistemi di riscaldamento che inquinano e ci fanno respirare microparticelle che fanno maleee!

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono indicati con *